La poesia “Metrò” tra i vincitori del Premio Nazionale “GraffitiMetropolitani”

Per la sezione “viaggio metropolitano” la poesia “Metrò” (dalla raccolta “Il velo di Calypso“) ritiro premiosi aggiudica il decimo posto tra i vincitori del Concorso di Poesia organizzato dalla redazione del quotidiano “Metro”, sì, proprio quello che viene distribuito ogni giorno nelle stazioni. Domenica 7 luglio negli stabilimenti della Litosud di Roma si è svolta la cerimonia di premiazione in un clima semplice e simpatico. E io non posso che esserne felice!

Per chi ancora non la conoscesse, di seguito la poesia premiata:

“Nel ritmo delle ore quotidiane

stretta a spirale sul filo che divide

il tangibile dalla verità

scorre, annoiata e lenta, la metropolitana.

Luci azzurrine, occhi persi e lontani,

scie di colori e pause senza tempo.

Il suono di un violino

rauco traversa

il convoglio affollato.

Il samba di una terra mai sfiorata,

danze remote di genti mai incontrate…

Tutto svanisce all’ultima fermata.

Restano ignoti vita e corpi

muti, sfuggenti nella normalità vestita

di linee e di colori inconsistenti.

Tra un braccio ed un profilo estranei,

riappare, a un tratto, il volto di un’amica

morta da anni.

Per un istante torna sorridente

a indicarci qualcosa

o più semplicemente

a distanziarci dal nulla.

E’ solo un soffio.

E’ così che ogni giorno

migliaia di visioni traversano leggere

le porte del metrò: alcune vere,

altre più reali del sogno.

Accompagnato

dalla nenia del binario,

il treno si allontana.

E noi, corporee figure del destino,

artefici del quadrante vuoto

di una vita qualunque

ci rinfreschiamo, nel caldo estivo cittadino,

con un sorso dolciastro

di menta, orzata e gocce di veleno”.