“Ulysses” premiata il 22 settembre al Gran Galà di Poesia “Rende … in versi”
A volte nella vita si decide di dare respiro ai versi tenuti nel cassetto. Ed ecco che uno di questi componimenti viene premiato! E’ accaduto sabato 22 settembre in occasione della VIII edizione di “Gran Galà di Poesia Rende … in versi” con “Ulysses” che riporto di seguito.
Una festa briosa, un ‘read’ carpet in cui i testi selezionati sono stati letti dagli autori, un diploma d’onore e una maglietta con la propria poesia stampata. Davvero orgogliosa per questo traguardo, non posso che ringraziare la Giuria e rendervi tutti partecipi …
Ulysses
Ultimo limite di terra
che univi e dividevi mare e cielo
proteso, solo, verso l’assoluto
tenuto a riva da forze sovrumane
sei stato con il tempo sopraffatto
dal flutto del maroso che corrode.
Eri l’unico lembo, irto di vetri, forse,
che mi prendeva e mi portava via.
Te ne stai andando anche tu,
avvolto tra sirene del dolore,
umano troppo fragile per vincere
le forze e l’accanirsi del salino.
Il tempo e la salsedine ci uccidono,
ma tu risplendi ancora, sia pure
di verde gelido coperte le tue vesti,
immoto muschio cui siamo condannati.
Risplendi nella luce del mattino.
Posso vedere gli scogli di una volta,
sento pulsare ancora, lievemente,
tutta la vita che lì si rifugiava:
la silenziosa alga, il piccolo granchio
le multiformi lucciole d’argento
che facevano festa, sulla cresta dell’acqua
quando il sole era alto ed era estate.
Come poter nascere alga o granchio,
per chiudermi di nuovo, tra cielo e mare
senza timore di rappresentare, per te,
l’ultima onda?